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venerdì 6 marzo 2009

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Un tranquillo quadrimestre di paura…

Tab_cigTutti ne hanno parlato o scritto, quindi, evito di fare un articolo con “sterili numeri" scollegati tra loro, ma, mi spingo oltre analizzando i dati in un contesto più ampio degli estremi di per sé da “tranquillo quadrimestre di paura”, per citare il titolo un noto film di molti anni fa.

I numeri che saltano subito all’occhio guardando la tabella sopra (frutto di analisi incrociate di dati, e, diverso tempo passato in ricerche sul web) evidenziano una situazione allarmante di ricorso alla cassa integrazione (sia quella ordinaria, che quella straordinaria) da parte di molte aziende (per una dettagliata spiegazione del tipo di cassa integrazione, rimando a due post tecnici da completare che ho in bozza).

Però, non sono ancora soddisfatto…mancano dei numeri che diano il reale senso alla tabella. Voglio fare i conti della serva: consideriamo che un lavoratore sia impegnato per 8 ore al giorno (tenendo conto dei dati ora/giorni lavorativi come media nazionale), quindi, con un semplice calcolo si può stabilire che a novembre un lavoratore ha accumulato su 20 giorni lavorativi per 8 ore/giorno un totale di 160 ore, a dicembre 18 giorni x 8 ore = 144ore; gennaio, 15 giorni x 8 ore = 120 e febbraio 20 giorni x 8 ore = 160 ore (ricordiamo questi numeri, tra poco serviranno a capire il “peso” in termini forza lavoro).

Ora, abbiamo tutti i dati per comprendere la reale situazione, cominciamo a trarre qualche conclusione:

  • A novembre, la somma tra cassa integrazione ordinaria e straordinaria è stata di 20.674.000 ore, che, tradotte in “aritmetica umana” significa 129.212 persone all’80% dello loro stipendio mensile (semplice esempio: prenderanno 858,5€ lorde se il loro stipendio, comprensivo di 13ª, 14ª, premi produzione, ecc., sia pari o inferiore a 1.857,48€ lordi di busta paga).
  • A dicembre, il monte ore cigo+cigs ammontava a 25.700.000 ore, quindi, 178.472 cassaintegrati sempre all’80% dello stipendio (vale l’esempio sopra in tutti i casi).
  • In gennaio, il totale delle ore è stato di 27.100.000 ore, pari a 225.833 persone a spasso per centri commerciali (permettetemi un po’ d’ironia o inizio a pensare seriamente al suicidio mentre scrivo il post!!!).
  • In conclusione, a febbraio, il totale ore è stato di 38.700.000, che, su 160 ore lavorative pro-capite corrisponde a 241.875 lavoratori che passano il tempo andando a pesca o guardando “Amici” o altre fesserie simili in TV.

Facciamo un paio di considerazioni…ogni mese, il numero di persone (ed aziende, di conseguenza) che fanno uso della cassa integrazione continuano ad aumentare se non esponenzialmente, con una marcia che sembra inarrestabile, con relativi problemi alle “riserve” dello Stato…perché, la matematica, non essendo opinione, si traduce in:

  • Le uscite dell’INPS aumentano di giorno in giorno, e al tempo stesso incassa meno dai lavoratori/aziende che fortunatamente continuano a lavorare…così si crea uno scompenso dare-avere.
  • molte industrie non assumono più, anzi, licenziano con la conseguenza di meno introiti per l’INPS derivati da meno contributi versati.
  • Molti disoccupati chiederanno il sussidio di disoccupazione aumentando ancor più le uscite delle casse semivuote dell’Istituto Previdenziale.
  • Il numero di pensionati è destinato ad aumentare (raggiungimento dell’età pensionabile senza integrazione di nuovi dipendenti da parte delle industrie), creando un enorme sbilancio tra entrate ed uscite del summenzionato istituto.
  • Poi inizieranno i licenziamenti (la cassa integrazione non è eterna, al massimo arriva a 24 mesi).
  • E quando finiranno i soldi previdenziali…ne vedremo delle belle!!!

Cosa succederà ora?

Chi può dirlo, ormai il “treno chiamato crisi” ha travolto tutto e tutti, qualsiasi soluzione adottata fin ora ha solo ritardato l’inevitabile (l’economia dal post ‘29 ad oggi, quella che io definisco 1.0 sarà sostituita dalla 2.0, quella dell’attuale crisi che obbligatoriamente il Mondo dovrà “adottare” e che non sarà per nulla indolore, il ciclo si chiuderà con la 2.1, la nuova economia reale, non creativa, del terzo millennio). L’affondamento dell’attuale economia poco a poco continua ad investire chi si trova sulla sua strada (e ci siamo tutti…purtroppo…), non guarda in faccia nessuno, non fa distinzioni, porterà ad un nuovo “assetto” politico/economico mondiale…

…RESET DEL SISTEMA, o, MATRIX!!!

…Ma in Europa cosa succederà?

Si cercherà di collaborare fino a quando sarà possibile, poi, sotto il peso degli enormi problemi sociali interni, ogni Stato dovrà pensare per sé…e questa potrebbe essere la fine dell’Europa Unita che conosciamo oggi.

…Ed in Italia? può prospettarsi uno scenario meno apocalittico?

L’Italia ha una sola parola utilizzabile per tutto questo:

DEFAULT!!!

mendicante_OK

L’Argentina è stata l’antipasto di questo indigesto pranzo la cui portata principale sarà il resto del Mondo…buona fortuna a tutti noi…

Concludo! questo post non è pessimista, è realismo supportato da dati concreti di una semplice analisi oggettiva che chiunque può verificare e fare in questi giorni utilizzando qualsiasi fonte d’informazione.

Lasciate un vostro pensiero, eventualmente, se proprio non si vuole commentare, utilizzando le stelline sotto il post, si può lasciare il gradimento (positivo o negativo) a quanto scritto.

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6 ->...E tu, cosa ne pensi? <-:

  • Anonimo

    mannaggia!

  • Anonimo

    Chapeau, come dicono i francesi, dinanzi alla precisione dettagliata ed alla tua meticolosità.
    Sono dati crudi e desolanti, io direi di dare respiro alle casse dell'Inps innalzando l'età pensionabile ai 65 anni per tutti. Anche se una riforma pensionistica non appare dietro l'angolo, io ci spero.
    La ricetta per rimettere le cose a posto è diversificare la produzione industriale laddove è possibile e, a livello statale, tagliare ogni spreco, dismettere parte dell'immenso patrimonio immobiliare e bloccare per due anni i flussi di immigrati al fine di dare più opportunità lavorative agli Italiani.
    Sono meno convinto di un possibile default per l'Italia, al contrario secondo me ciò accadrà ad alcuni paesi dell'Est Europa in tempi medio-lunghi.
    Ancora complimenti per il blog.

  • Mr.Nessuno

    @ LAur@
    Ciao Laura, passerò a trovarti presto.

    @ Antipaticox
    Un giorno a cercare dati nei vari siti di informazione (ilsole24ore, repubblica,ansa,agi,italiaoggi,irispress,INPS e centinaia di blog e altri siti sul tema), un paio d'ore per fare la tabella e renderla SOLO MIA, e un giorno per scrivere l'articolo (non mi riusciva di passare più di 15-20 minuti sulla tastiera...rischio suicidio leggendo e scrivendo!!!),

    Grazie ad entrambi per i commenti

  • Mr.Nessuno

    @ Antipaticox

    Il default sarà inevitabile perchè le banche dei paesi più ricchi hanno "saccheggiato" i paesi in via di sviluppo (molti sono Est Europa), i quali, non saranno in grado di fronteggiare i debiti facendo così saltare qualche banca (anche le 2 italiane pesantemente esposte proprio con i Paesi Est Europa): quando salterà il primo Paese, per "l'effetto domino" tutta l'Europa verrà giù come un castello di carte.

    PS: queste affermazioni le ho "rubate" a un professore della Bocconi e uno della Sapienza in una trasmissione riguardante la crisi andata in onda su CNBC Europe, e, ripresa in toni più pacati da BloombergTV (due canali Sky che trattano economia/finanza), e qui potrei scrivere un post su finanza creativa ed economia speculativa-ipergonfiata degli ultimi 30 anni...

    PS#2: accetto scommesse per un caffè (che sarei ben felice di pagare io a tutti nella speranza di sbagliarmi, ma, purtroppo, chi mi conosce, può testimoniare che non ho sbagliato un colpo negli ultimi 2 anni, anzi, a volte sono stato addirittura troppo ottimista!!!).

  • coscienza critica

    C'è una formuletta che si sente dire spesso in tv, ma che non viene mai attuata: RIFORMA STRUTTURALE. Anche se la crisi ha proporzioni globali, una via sarebbe (meglio dire sarebbe stata) quella di una vera riforma della struttura economica e previdenziale. Ma questo farebbe male ai ricchi e ai potenti. Quasi quasi, auspico questo default, se non altro per vedere gli italiani, finalmente e tutti, con i bastoni in mano... a Roma! Ma temo che, invece, proprio dalla crisi nascerà la nuova dittatura conclamata. La Storia insegna.

  • Anonimo

    weee ciao tass hai beccato giusto dicendo che ogni stato farà i cazzacci suoi e sarà cosi decretata la fine del eu cosa che non mi dispiace per niente, perchè tornerebbe per gli stati la possibilità di definire il valore nominale della propria moneta e in questo caso l'italia avendo una collocazione nei mercati mondiali non di altissino livello con una politica di svalutazione valutazione ad hoc portebbe benissimo risultare tra le economie più dinamiche avendo una forza lavoro non troppo ancora fornmata da manovalanza è una teoria che molto condividono, questione defalut un modo per evitarla l'ho postato proprio ieri qui da te un altro è las riduzione dei salariati statali meglio 200.000 disoccupati che 60 milioni di falliti in barba a cgil cisl e uil dovranno farlo questo, riduzione del welfare non dico smantellamento ma riduzione si questi sono i metodi che si devono adottare per evitare il deafilt che tra le altre cose può derivare non dal debito pubblico ma dagli interessi sul debito ovvero esattamente ciò che non si riesce a pagare beh basta cosi dai pheeee buona giornataaaaaaaaa

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