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sabato 13 giugno 2009

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Cos’è l’indice Michigan

Michigan index Cos’è?

E’ un indicatore che mira a rappresentare con attendibilità la futura tendenza della spesa dei consumatori statunitensi.
Visto che il consumo è il motore dell’economia degli Stati Uniti ne consegue che a valori elevati dell’indice corrisponderanno aspettative positive circa la crescita economica.
Nel caso contrario, un calo dell’indice aumenta di norma i timori del mercato relativi alle prospettive dell’economia.

Da chi è pubblicato e con che frequenza?

E’ pubblicato dall’Università del Michigan attraverso due report sulla fiducia dei consumatori. Il primo è un report preliminare e viene pubblicato di norma il secondo venerdì del mese a cui si riferisce. Il secondo è un report finale e viene pubblicato solitamente due settimane dopo quello preliminare, d’abitudine l’ultimo venerdì del mese corrente. Entrambi vengono pubblicati alle ore 10:00 locale (le 16.00 ora italiana).

Qual è la sua importanza?

Medio-elevata: L’indice ha un discreto impatto sul mercato. L’indice Michigan è il dato più tempestivo per valutare la fiducia dei consumatori. Per questo motivo ha acquisito negli ultimi anni maggiore rilevanza e peso a discapito di altri indicatori quali, ad esempio, il Consumer Confidence Index.

Come funziona?

L’indice è frutto di un’indagine approfondita condotta dall’Università del Michigan con l’obiettivo di fornire accurate informazioni sul futuro dell’economia nazionale.
Per raggiungere tale scopo, l’Università compie un’ampia serie di interviste telefoniche sulle aspettative dei consumatori sulla situazione economico-commerciale in generale, sulla finanza personale e sulla propria capacità di spendita. Se ne ricava un report strutturato in tre sezioni fondamentali: nella prima parte vengono riassunti i giudizi dei consumatori a riguardo dello sviluppo della loro situazione finanziaria; nella seconda parte vengono espresse le considerazioni sul futuro a breve termine dell’economia nazionale; la terza parte è invece dedicata alle aspettative generali sull’economia nel lungo periodo.

Come si leggono i dati?

Il grafico viene rappresentato in punti, e la base di partenza è il 1° trimestre del 1966 corrispondente al valore =100, e, nel grafico sopra si vede chiaramente il periodo dell’apice della guerra fredda (1980), lo sviluppo pre olimpico di Los Angeles (1983-84), l’inizio e la fine della guerra del Golfo (1991), la bolla del Nasdaq (1999-2000), l’11 settembre 2001 e il pre-crollo (già sapevano…) e successivo impatto negativo del fallimento di Lehman Brothers (2008).

Esempio pratico:

L’indice nel mese precedente era di 64,3 punti, quello del mese attuale è 68,2 punti (ovviamente quello finale, non quello preliminare di metà mese) e gli analisti avevano previsto 66,4 punti; dai dati si comprende che c’è un miglioramento della fiducia dei consumatori rispetto al mese precedente, e che gli analisti si aspettavano un dato leggermente inferiore, quindi, l’indice è positivo e dimostra che la fiducia è in aumento e di conseguenza l’economia nel breve periodo è in miglioramento.
Ovviamente, se succede l’esatto opposto (nell’esempio sopra), la fiducia sarà in peggioramento, come pure l’economia nell’immediato breve periodo.

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