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martedì 24 marzo 2009

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L’acqua tibetana è un diritto cinese

crisi-idrica

L’acqua potabile è un bene naturale di chiunque, tutti dovremmo avere “rispetto” sul suo utilizzo, tutti dovremmo impegnarci a preservare questo “bene” che diamo per scontato, ma, che in realtà non lo è, e soprattutto, non lo sarà in futuro.

L’ONU afferma che nel 2030 metà della popolazione mondiale sarà assetata; come se già la notizia in sé non fosse inquietante, basta aggiungere che molta dell’acqua viene inquinata, trasformandosi così da potabile a killer per tutti gli esseri viventi, per produrre beni e prodotti superflui che invadono le nostre vite quotidianamente.

Un banale esempio: il fiume Yangtze, conosciuto come il fiume azzurro (che di azzurro non ha più niente!), grazie al disordinato sviluppo industriale della Cina è divenuto uno tra i maggiori fiumi inquinati della terra, Un rapporto ufficiale parla di miliardi di tonnellate annue di rifiuti solidi e liquidi, scarichi industriali, pesticidi e fertilizzanti agricoli gettati nel corso d'acqua. Rischiano l’estinzione tutte le specie che lo abitano, nonché gli stessi cinesi che lo utilizzano per dissetare il 35% della popolazione.

Grazie a questo inquinamento, ora, si capisce perché la Cina non vuole togliere i propri “artigli” dal Tibet: l’altipiano tibetano, da solo, produce quasi tutta l’acqua potabile cinese (e di altri paesi dell’area); il controllo “dell’oro blu” serve a garantire il futuro dell’impero cinese, se non ora, di sicuro tra qualche anno, quando altri paesi dovranno approvvigionarsi del bene primario attraverso conflitti militari, minando la stabilità sociale dell’intero pianeta.

In definitiva, ora si può meglio comprendere la riluttanza cinese al Dalai Lama e all’indipendenza del Tibet: non sono interessati al controllo della popolazione, anzi, se fossero meno sarebbe meglio per loro; il loro scopo è puramente una necessità primaria al controllo della "fonte dissetante"; l’acqua prima di tutto!

Per finire, garantire il diritto a tutti di avere la propria acqua è fondamentale, ma ciò non è così semplice e comporta uno sforzo notevole, che, continuando a rimandare, un giorno o l’altro presenterà il suo terribile conto…

Internetgrafia: AFFARITALIANI.it, ASIANEWS.it, Luci sull’Est, Wikipedia.

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