Cos’è?
Il Philadelphia Fed Index è un indicatore regionale che misura le condizioni correnti del settore manifatturiero all’interno del distretto di Philadelphia, ossia il terzo più ampio di tutti gli Stati Uniti.
Nasce da un indagine condotta dalla Fed di Philadelphia sulle condizioni generali di salute dell'economia e delle imprese.
Chi aderisce all’intervista, deve indicare, secondo la propria valutazione, i cambiamenti rispetto al mese precedente e le previsioni per i successivi sei mesi, inoltre, vi sono altri componenti dell’indice stesso come ad esempio, i prezzi pagati, i prezzi ricevuti, l’occupazione, le ore lavorate, i nuovi ordini e quelli inevasi, i tempi di consegna e gli ordini in spedizione.
Da chi è pubblicato, da quando e con che frequenza?
E’ pubblicato mensilmente (il 3° giovedì del mese) dalla Federal Reserve Bank of Philadelphia, ed è stato utilizzato per la prima volta dal maggio 1968.
Qual è la sua importanza?
E’ un indicatore di media importanza perché si tratta del primo dato manifatturiero che viene diffuso relativamente al mese cui si riferisce. E’ quindi un anticipatore del Purchasing Managers’ Index e dell’ISM manifatturiero. E’ in grado di cogliere tempestivamente i cambiamenti delle condizioni generali dell’attività manifatturiera e di conseguenza delle spese per consumi.
L’indicatore basato sui prezzi pagati rappresenta un buon indicatore dell'inflazione futura, mentre quella sull’occupazione segnala i cambiamenti nel mercato del lavoro.
Come funziona?
L’indice generale segnala una crescita quando è sopra lo zero ed una contrazione quando è sotto lo zero (ad esempio: 1,3; 4,6; 8,5; ecc., sono sopra lo zero, –1,6; -9,3; –14,8; ecc., sono sotto lo zero).
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