Il Conference Board ha comunicato che il suo superindice è aumentato ad aprile dell'1%. Si è trattato del primo incremento degli ultimi sette mesi.
Gli economisti avevano previsto un aumento dello 0,8%. Il dato di marzo è stato rivisto al rialzo da -0,3% a -0,2%.
Ha inoltre indicato, in una nota, che la recessione sarà meno grave nel breve termine e che nella seconda metà dell'anno ci potrebbe essere una lieve crescita…mah!!!
Come già spiegato in un precedente post (cos’è il superindice), si tratta di un buon indicatore perché integra diversi dati sicuri, ma, è abbastanza prevedibile: si vede chiaramente dall’andamento borsistico statunitense della scorsa settimana, dove, fino alla seduta pre-comunicazione (giovedì 21/05), i vari indici erano positivi, poi, la settimana si è chiusa misteriosamente al ribasso pur essendoci dei dati confortanti…dove ci sarà l’inganno questa volta?
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Come al solito, il trucco c’è, ma non si vede! o meglio, il trucco c’è, si vede chiaramente, ma, si fa finta di non vederlo: era il 6 maggio e scrivevo un post sugli stress test, l’apertura dell’articolo era impostata sul fallimento della 31ª banca americana, bene, oggi, 18 giorni dopo, l’ecatombe di banche è arrivata a 34, e, se la matematica non è un’opinione, ogni 6 giorni spariscono le insegne sulle filiali di un determinato istituto e ne appaiono di nuove di altri istituti “moribondi”, oppure, come nel caso dell’ultimo fallimento, appare l’insegna di un nuovo gruppo privato d’investimento guidato da un uomo di grande esperienza nel settore bancario (come se oggi, considerando le porcherie degli ultimi anni, essere stato un banchiere, si possa considerare un pregio anziché un difetto!!!) in testa ad una armata Brancaleone che “butta” sulla scrivania 900 milioni di dollari (a titolo puramente ludico, l’attuale fallimento è considerato il più grave dall’inizio dell’anno, e, prima di fallire, i dati al 2 maggio davano come depositi 8,60 miliardi di dollari e asset per 12,80, quindi, un attivo di quasi 21 miliardi di dollari…ed è miseramente fallita sotto i colpi della crisi…misteri dell’alta finanza…
A gettare ulteriore benzina sul fuoco, ci si mette anche il “malefico vecchiaccio” Alan Greenspan, ex delinquente, pardon, ex presidente della FED, che, pur considerando importanti gli stress test, ritiene che non siano completamente indicativi dei fabbisogni finanziari, anche delle banche che gli hanno facilmente (si fa per dire facilmente…) superati: se ci sono banche, in particolare quelle commerciali, che hanno bisogno di nuovi capitali, ce ne sono altre che scalpitano per restituire i fondi del “Tarp”; tutto ciò genera un clima di incertezza puntualmente confermato dalla tendenza cedente di Wall Street nelle ultime due sessioni, secondo il vecchiaccio malefico Alan Greenspan.
Dulcis in fundo, tanto per chiudere in bellezza, le richieste di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti sono aumentate di 32.000 unità portando “l’asticella” della nuova quota a 637.000…un dato di molto peggiore dalla stima degli analisti (poveretti, ormai non ne azzeccano una manco se conoscono la risposta in anticipo!!!) che “vedevano” un rialzo di 9.000 unità a quota 610.000 dalle precedenti 601.000…e per tagliare la testa al toro, i prezzi alla produzione, ad aprile, sono aumentati (su base mensile) dello 0,3% con previsioni che indicavano un +0,2%.
Su base annua, comunque, sono in calo del 3,7%, e questa è una notizia che può essere considerata positiva (ma solo in parte, personalmente, in un contesto macroeconomico, non la vedo così positiva…presagio di deflazione?).
Superindiceografia: Superindice di marzo,Borsainside;
Fallimentologia: FinanzaLIVE;
Sussidiografia: ANSA.it.
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