Index USA
Il Philadelphia Fed Index di maggio è aumentato da –24,4 a –22,6 punti.
Gli analisti si attendevano un miglioramento a –18,0 punti.
Va ricordato che l’indice inferiore allo 0 (zero) indica che nel distretto di Philadelphia ci sono più imprese pessimiste che ottimiste (quelle nel settore manifatturiero).
L'indice Ifo è salito questo mese da 83,7 a 84,2 punti. Gli economisti avevano atteso un aumento a 84,9 punti.
L'indice misura la fiducia tra gli imprenditori tedeschi e viene particolarmente seguito dagli operatori perché viene considerato un anticipatore delle tendenze economiche in Germania, la “locomotiva” europea.
L'indice Ifo è salito questo mese meno del previsto.
Analisi
Per quanto riguarda il primo indice, si può notare un leggero miglioramento (da –24 a –22 è da considerare un miglioramento), però, risulta essere abbondantemente sotto la stima degli analisti, ma, soprattutto, abbondantemente sotto lo zero, quindi, non può essere considerato positivamente.
Di tutt’altro impatto è, invece, l’Ifo, dove gli imprenditori teutonici cominciano ad avere un po’ più di fiducia e iniziano a intravedere la luce in fondo al tunnel…anche se, ancora abbastanza lontana per permettere di distinguere facilmente una figura (la ripresa) fuori dal tunnel stesso…
Attendibilità
Indubbiamente, il più attendibile è quello americano (Philadelphia Fed Index) rispetto a quello tedesco (Ifo Index), perché si basa non solamente sulle “impressioni” degli imprenditori (anche se, chi meglio di loro può conoscere la propria azienda ed il proprio mercato), ma, anche su dati tangibili e può considerarsi un buon indicatore dell’inflazione futura, mentre quello tedesco si basa esclusivamente sul giudizio degli industriali, ma, non è supportato da nessun dato oltre alla fiducia del singolo, quindi, poco oggettivo e troppo soggettivo per essere completamente attendibile.
Conclusioni
Ho riportato un paio di indici (rispettivamente un USA e uno Europeo) che “tastano” la fiducia su una ripresa (anche se debole) della crisi mondiale vista dagli imprenditori dei due mondi, e, a quanto sembra, tra chi vive quotidianamente in “trincea”, non c’è tutta questa fiducia su una «crisi finita!» o «il peggio è passato!» o «la ripresa è vicina!», che ogni giorno viene “recitata” dai vari personaggi legati alla politica o al mondo della finanza, ma, sempre e solo per loro «non ci sono problemi!», «tutto è già risolto!» e «la ripresa è iniziata!», …vedono e vivono solo loro l’addio alla recessione!!!
NDA: nei prossimi giorni riporto le spiegazioni dei due indicatori, utilizzando il mio solito metodo della domanda e risposta, solo un po’ di pazienza…
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